Avevamo
ragione noi. Il Tar del Lazio ha accolto in pieno tutte le perplessità di Anffas Ostia sul bando AeC del X Municipio. “Eccesso di potere” della
commissione sull’assegnazione dei punteggi. Clausole “illegittime”, graduatoria
“falsata”. “Valutazioni entusiastiche”, “oscure”
e in molti casi “incomprensibili”. Una serie di “vizi” che secondo i giudici
erano tali da comportare “l’obbligo di rinnovare la gara” se fosse stata ancora
in corsa. E ora? Il Tar anche qui ha indicato la via: richiesta di risarcimento
a cinque zeri.
LA SENTENZA DEL TAR - SEDI E CONFLITTI
DI INTERESSI
Due le
prescrizioni per chi voleva partecipare al bando: una sede nel
Municipio X e non operare in più di quattro Municipi. Per una delle concorrenti
vincitrici, la Virtus Italia Onlus (finita, come ha rivelato Mirko Polisano in
un articolo del ‘Messaggero’, nell’ordinanza del Tribunale di Roma che ha
portato alla seconda ondata di Mafia Capitale), la ciambella di salvataggio era
arrivata da “Ragazzi di Vita”. Associazione che aveva provveduto a ‘prestare’ la
sede con una lettera firmata. Peccato che, come ha poi fatto emergere Valeria
Costantini del Corriere della Sera, ci fosse un evidente ‘conflitto di interessi’. Già
perché i vertici dell’associazione, come sottolinea la Costantini, erano l’allora presidente della consulta
delle politiche sociali del X Municipio e l’allora presidente della commissione
servizi sociali del X Municipio e consigliere municipale, che sempre sul
Corriere della Sera hanno definito la loro una ‘semplice leggerezza’.
Il Tar
ha sottolineato come la lettera presentata dai due membri delle istituzioni
“non può essere assimilata ad un titolo giuridico che attesta la disponibilità
dei locali”. Mentre per quanto riguarda il Ruc ha fatto notare come “la
Commissione non ha verificato le aree territoriali di intervento per cui
risultava l’accreditamento”. In pratica una delle vincitrici correva già in
quattro Municipi senza che nessuno, a parte Anffas Ostia, se ne fosse accorto.
ASSEGNAZIONE
DEI PUNTEGGI
Rimane una
costante nella sentenza del Tar. Sul fronte personale, il Tar dichiara: “Totalmente
ignorato il fatto che, unica tra tutte le concorrenti” Anffas Ostia “ha
dichiarato che il personale impiegato è stabilmente operante presso
l’associazione dal 2003, in misura percentuale del 93%”. Quindi? Il punteggio
attribuito alle altre concorrenti contando “l’elevato livello di
precarizzazione del personale impiegato” risulta “eccessivo”.
I QUATTRO PUNTI FANTASMA
Tante le eccezioni messe sul tavolo da Anffas Ostia. La prima: l’assegnazione dei punteggi. “Il bando di gara - si legge nella sentenza - presenta una falla, non risultando definito il criterio di attribuzione di almeno 4 punti” assegnati secondo i giudici in maniera “aleatoria” e con “eccesso di potere”. Risultato: “la graduatoria è stata conseguentemente falsata, essendo in particolare rimasta oscura la motivazione dei punteggi” sottolinea il Tar.
LA
SENTENZA FINALE
“Nel
merito, il Collegio reputa il ricorso fondato”. Poche parole per mettere la
parola fine a una querelle lunghissima, iniziata lo scorso ottobre con la
decisione del Municipio X di interrompere una gara a inizio anno scolastico.
Per leggere la sentenza del Tar... clicca qui
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