domenica 16 agosto 2015

KNOW HOW ANFFAS OSTIA ONLUS - IPAD, TECNOLOGIA E DISABILITA'

L’Anffas Ostia Onlus, che da anni si occupa di disabilità, non può non essere attenta agli strumenti che la tecnologia produce soprattutto quando questi rientrano nel campo delle cosiddette tecnologie assistite, quelle cioè in grado di fornire aiuto alle persone disabili.

Questa volta vogliamo parlare dell’iPAD e di come questo “apparecchio” possa rappresentare un valido supporto nell’aiutare il disabile a raggiungere obiettivi fino ad ora impensabili. Non è uno spot pubblicitario a favore della Apple, la casa produttrice dell’iPAD, ma l’impegno che essa profonde nel settore delle tecnologie assistite merita sicuramente la nostra attenzione.

Non c’è dubbio che la semplicità d'uso attraverso la tecnologia touchscreen, la velocità e la maneggevolezza, il ridottissimo ingombro e peso e non ultimo la durata dell'autonomia delle batterie ma soprattutto la grandissima disponibilità di applicativi di ogni tipo, il cui costo medio è estremamente ridotto, rende l’iPAD uno strumento adatto anche alle esigenze di chi ha delle limitazioni motorie e/o sensoriali. Va perciò riconosciuto alla Apple il merito di scelte imprenditoriali tese, sia pur in un ottica certamente di tipo commerciale, a migliorare la qualità della vita di chi ha abilità ridotte, riuscendo nel contempo, anche se solo divertendoli con semplici giochi, a rendere i disabili più partecipi di un mondo, quello delle tecnologie, che non finisce di stupire.

Non va poi dimenticato che molti dei dispositivi utilizzabili nell’ambito delle tecnologie assistite sono in genere, diversamente dall’iPAD, molto costosi e sono in grado di svolgere una sola funzione.

La storia che vogliamo raccontare inizia circa due anni fa; i protagonisti, come riferisce il New York Time in un numero del novembre 2010, sono l’iPAD e Cain Owen, un bambino di 7 anni affetto da una malattia degenerativa: l’atrofia muscolare spinale di tipo 1, Owen respira grazie all’aiuto di una macchina, la sua forza muscolare è ridottissima, i suoi movimenti limitatissimi e non è in grado di parlare.

Inutili i tentativi attuati nel tempo dai genitori di utilizzare i dispositivi tecnologici in commercio anche solo per far divertire il proprio bambino. Un giorno un infermiere avvicinò il suo iPAD ad Owen e lui allora fece qualcosa che non aveva mai aveva fatto: toccò o meglio sfiorò un’icona ed apri “Gravitarium” un’applicazione che suona una musica molto distensiva che accompagna la visualizzazione di stelle colorate. Questa azione, che molti di noi “normali” eseguiamo centinaia di volte al giorno, senza alcuna fatica o sforzo, per Owen e per i suoi genitori, che avevano assistito a quel “miracolo”, fu una conquista straordinaria.

Successivamente Owen è riuscito ad utilizzare “Proloquo2Go”, che gli permette di comunicare e di leggere libri, “Math Magic” per compiere esercizi di matematica e “Animal Match”, un gioco di memoria.

"Abbiamo trascorso tutto questo tempo a tenerlo in vita, e ora gli dobbiamo molto più di questo", ha detto la madre, Ellen Goldstein, vice presidente della associazione di categoria Times Square Alliance, "vedo la sua capacità di comunicare e di apprendere come una parte importante di questa sfida anche se non è tutta lì e perciò, questa è la mia responsabilità ".

Owen non può parlare ma i suoi genitori gli hanno insegnato a leggere, a scrivere e a far di conto. Il papà di Owen dice che lui è “un bambino normale intrappolato in un corpo non normale”

E le storie da allora si moltiplicano.

Una logopedista americana che lavora in un centro di neuro-riabilitazione americano, utilizza l’applicazione “text-to-speech” per dare una voce ai suoi pazienti. Christopher Bulger, un ragazzo di 16 anni di Chicago, che in seguito ad un incidente stradale ha riportato una lesione del midollo con perdita della funzionalità delle mani, ha utilizzato un iPad per navigare in Internet durante le prime fasi della sua riabilitazione, quando le sue mani erano chiuse a pugno. "È stato bello perché è progredito iniziando dall’uso della nocca di un dito per utilizzare poi più di un nocca sullo schermo" ha detto la sua terapista. Allo Sheper Center, un centro di riabilitazione per tetraplegici ad Atlanta, alcuni bambini con gravissimi deficit motori, hanno ricevuto in regalo un Apple e riescono a utilizzarlo grazie a una lunga penna che muovono con la bocca.

Ma l’iPAD trova applicazioni, è il caso di dirlo, non solo nelle disabilità motorie ma anche in quelle intellettive ed in particolare viene utilizzato nei bambini autistici. Molti gli studi condotti e molti ancora quelli in corso di attuazione o programmati. Uno di questi dal titolo “Tecnologie in una aula”, condotto a Toronto, prevede l’installazione di iPAD e iPOD in sei aule scolastiche, a disposizione anche di bambini autistici. I risultati dimostrerebbero un discreto effetto positivo sui livelli di attenzione ed un certo aumento dell’interesse in particolare nel giocare con iPAD. Viene posto in risalto l’elemento negativo rappresentato dalla fragilità dell’apparecchio esposto a possibili reazioni da parte dei bambini. Molti le applicazioni introdotte per assistere i bambini autistici; i campi sui quali si focalizza l’attenzione dei ricercatori sono, al momento, quello dell’attenzione, della comunicazione e dell’organizzazione. Una delle più utilizzate è “iEarnedThat” letteralmente “me lo sono meritato” per creare puzzle con vari numeri di pezzi e che fa perno sul concetto della gratificazione del bambino ogni qual volta raggiunge un risultato.

Numerose sono anche le applicazioni utilizzabili per i non vedenti o gli ipovedenti.

Il libro elettronico è la funzionalità più nota, fornita di serie nell'iPAD e costituisce una delle innovazioni più salienti dei "tablet" nel mondo dell'editoria. L'iPAD comprende di serie la funzionalità di sintesi vocale capace di leggere sia i libri che i file in PDF.“Voice Over” è una tecnologia, già presente su iPhone, che consente anche a chi ha problemi di vista di poter utilizzare il dispositivo. Tramite touchscreen, infatti, una voce ti dice il nome dell’applicazione che stai selezionando, se è quella corretta basta cliccare una seconda volta per aprirla.

Gli iPAD inoltre sono in grado di supportare più di 30 schermi braille Bluetooth (il braille è il sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed ipovedenti), è sufficiente collegarne uno per iniziare a navigare, senza software aggiuntivi. Gli iPAD includono anche tabelle braille in 25 lingue.

Il nostro mondo, sia pure con molte difficoltà e con qualche stortura, progredisce e la tecnologia se ben usata e finalizzata, può migliorare la qualità della vita di tutti noi ed aiutare, questo è il nostro auspicio, chi ha meno possibilità ma non, come abbiamo visto, potenzialità, sul piano motorio, sensoriale ed intellettivo. La storia di Cain Owen ci insegna che non si deve mai dire “più di questo non si può fare” e questo vale per tutti quei genitori che ogni giorno accompagnano i loro bambini nel nostro centro e nei centri di riabilitazione e di assistenza in ogni parte del mondo che possono contare sulla “tecnologia buona” per migliorare la qualità della vita dei loro bambini.

Ci auguriamo perciò che l’interesse nel campo delle tecnologie assistite, da parte della Apple e di chiunque altro sia interessato, non si esaurisca e che siano disponibili prodotti sempre più specifici, adatti alle singole necessità ed a prezzi ovviamente contenuti.


A cura di Francesco Cesarino, direttore sanitario Anffas Ostia Onlus

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