lunedì 24 agosto 2015

AVVOCATO DEIANA. SENTENZA TAR PUNISCE PUNTEGGI NON CHIARI

Quella del Tar del Lazio è una sentenza che rende piena giustizia di tutto quanto è stato sempre sostenuto da Anffas Ostia sin dalle prime ore successive alla pubblicazione delle graduatorie.

Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha chiarito, con argomenti difficilmente censurabili, che tutti gli atti che hanno connotato la gara per l’affidamento dell’AEC del X municipio, nessuno escluso, presentavano evidenti e macroscopici vizi, poi amplificati dal “modus operandi” della commissione giudicatrice nella valutazione delle offerte e nell’attribuzione dei punteggi.

Tecnicamente viene affermato con forza che anche per gli appalti riguardanti un servizio di natura sociale l’amministrazione deve sempre applicare le regole dell’art. 83 del D.Lgs 163/2006 (T.U. appalti) espressione di un principio di razionalità e imparzialità inderogabile, con precisa e puntuale predeterminazione dei criteri di attribuzione dei punteggi, che, nel caso di specie, erano tanto generici quanto indeterminati, oltre che in parte del tutto carenti.

Dalla motivazione della sentenza emerge che la commissione di gara, grazie anche ai vizi ed alle carenze del bando, ha agito con discrezionalità e superficialità assoluta e ben oltre quanto consentitole dalle norme. Atteggiamento questo fortemente censurato dal Collegio giudicante.

Il quadro che ne risulta accertato è che la commissione di gara ha integralmente eluso l’obbligo di motivazione del punteggio assegnato, con decisioni del tutto illogiche, definite “ardue da comprendere” anche per  la carenza di chiarimenti preliminari o sulla base di quelle che sono definite “stringatissime osservazioni” apparendo “del tutto oscura la scala di ponderazione utilizzata”, con il risultato di escludere un ente altamente qualificato, oggi possiamo dirlo, del tutto illogicamente ed illegittimamente.

Avvocato Carmelo Deiana, legale Anffas Ostia Onlus 


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