Il 14
novembre in prima serata, su Rai1 è andato in onda 'La Classe degli Asini',
film-tv tratto da una storia vera con protagonisti Vanessa Incontrada e Flavio
Insinna. Incontrada interpreta Mirella Antonione Casale, insegnante, socia
Anffas e madre di una bimba con un grave deficit psicomotorio che, nella
seconda metà degli anni Settanta, ha intrapreso un'importante battaglia contro
la discriminazione ossia l'abolizione delle classi speciali o differenziali, le
cosiddette "classi degli asini", come venivano anche chiamate ai
tempi. La svolta nell'inclusione sociale dei ragazzi dotati di handicap nelle scuole ha avuto la sua svolta nel 1977. RomaToday, per saperne di più, ha intervistato Ilde Plateroti Narducci presidente dell'Anffas Ostia Onlus, che è stata tra le prime ad intraprende questo percorso a Roma.
lunedì 21 novembre 2016
lunedì 7 novembre 2016
INSERIMENTO LAVORATIVO: INCONTRO CON DELEGAZIONE DELL'UNIVERSITÀ NORVEGESE
Nei
giorni scorsi una delegazione della Artic University di Tromsø (Norvegia) ha
voluto incontrarci per discutere di inserimento lavorativo. Ne è nato un
bellissimo scambio culturale. Hanno apprezzato il nostro progetto di
inserimento lavorativo che portiamo avanti insieme a Sau Cafè, studiato il
protocollo siglato con il Comune di Fiumicino (il primo del Lazio di questo
tipo), visitato la struttura di via Maccari, bene confiscato alla
criminalità e oggi sede della nostra agenzia lavoro, pranzando poi da Saint
Srl, nostro partner storico e sede di tirocinio lavorativo. Curiosità: il
pranzo è stato servito da alcuni ragazzi che hanno seguito i nostri corsi di
formazione e stanno effettuando tirocini o percorsi definitivi di inserimento
lavorativo. Di questa bellissima giornata conserviamo un video.
mercoledì 2 novembre 2016
PERCHE' TUTTI HANNO DIRITTO A GODERSI LA VITA!
Ieri Viola Bachini, giornalista di Repubblica, ha pubblicato sull'edizione nazionale del quotidiano un approfondimento del nostro progetto E-Motus. Questo l'articolo
Passeggiare,
attraversare la strada, rispettare le precedenze. Per una persona con
disabilità intellettiva tutte queste azioni comportano enormi difficoltà e
rischiano di mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri
utenti della strada. Per questo purtroppo molte di queste persone trascorrono
gran parte della vita all'interno di edifici, come le case private o i centri
diurni. Per contrastare il fenomeno, Anffas, la più grande associazione
italiana di familiari di persone con disabilità, ha lanciato un progetto
sperimentale che mira a rendere i ragazzi liberi di muoversi.
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