lunedì 25 aprile 2016

NELL'EX BISCA DELLA MALA CORSI SU BULLISMO E CYBERBULLISMO

Il bullismo e il cyber bullismo hanno tante facce e colpiscono anche e soprattutto le persone con disabilità intellettiva. "Come tutti i ragazzi - spiega Patrizia Trivellato, responsabile dei progetti anti bullismo di Anffas Ostia Onlus - si approcciano con le opportunità che la rete e il web offrono. Strumenti importantissimi per rompere le barriere dell’indifferenza ma che possono anche rappresentare un rischio. Per questo stiamo portando avanti dei progetti contro il bullismo e il cyberbullismo dando ai ragazzi gli strumentiopportuni per non esserne vittime e non rimanerne imprigionati”.


CONTRO IL CYBERBULLISMO


“Con il progetto sul cyberbullismo - afferma Roberta Speziale, main trainer per Anffas del progetto Safesurfing - contiamo di raggiungere circa mille ragazzi con disabilità intellettiva in tutta Italia utilizzando seminari e corsi online interattivi. Oggi l’uso degli strumenti tecnologici oggi non rappresenta più un’area preclusa ai ragazzi con disabilità intellettiva. Le lezioni si svolgono ‘in diretta’ mentre i video informativi sono stati realizzati (attori e doppiatori) da ragazzi con disabilità. Ci sono consigli pratici sulle precauzioni da utilizzare per evitare che vengano rubate le password del proprio profilo,sulle foto da postare, le informazioni da condividere o le amicizie da‘accettare’ e con le quali interagire. Informazioni non solo teoriche ma anche tecniche: per esempio come bloccare delle persone che ci infastidiscono sui social. E soprattutto su cosa fare nel caso di esperienze spiacevoli come casi di cyberbullismo, molestie, furti o usi inappropriati dei dati”.

CONTRO IL BULLISMO

Si chiama Progetto Ribelle ed è portato avanti da Anffas Ostia Onlus in primapersona.“Abbiamo vissuto sulla nostra pelle episodi di bullismo ediscriminazione. Per questo abbiamo agito in prima battuta sulla integrazionedel ragazzo nel gruppoe sulla ‘stima’ - sottolinea la neuropsichiatra infantile di Anffas Ostia Onlus, Simona Pennacchia -. Siamo partiti curando cose all’apparenza banali ma assolutamente importanti per degli adolescenti: la scelta dei vestiti adatti, l’abbinamento dei colori, il trucco, prendere confidenza con i mezzi pubblici e acquisire il senso del denaro, tutti elementi che possono favorire l’inclusione e rendere i ragazzi il più possibile autonomi. Per poi concentrarci sul lato più interiore: la conoscenza di se stessi in un periodo difficile come l’adolescenza, vivere le proprie emozioni, la propria sessualità, con un corpo che cambia, valorizzare i rapporti veri per fare in modo che le case non si trasformino in prigioni dorate ma che siano propri i ragazzi a rompere quelle barriere che spesso i genitori alzano. Il progetto è durato un anno con incontri settimanali sia di gruppo che singoli”.


- L'articolo sul Corriere della Sera... clicca qui

- Il servizio su Isoradio... clicca qui

- Il servizio di Canale Dieci... clicca qui

- L'intervista su Radio Campus Cusano... clicca qui


 






Nessun commento:

Posta un commento