“Una sentenza - spiega il direttore generale di Anffas Ostia Onlus, Stefano
Galloni - che conferma pienamente l'iniziale ordinanza di novembre. Come già
accaduto per l’esclusione 2014-2015, il Tar ha accolto tutte le nostre
eccezioni dimostrando anche in questo caso come Anffas avesse il diritto
sacrosanto di svolgere questo servizio. Da oggi stesso siamo pronti a metterci
a disposizione del territorio insieme a tutti quegli operatori che da marzo
2015 attendono solo di poter prendere servizio. Ringrazio chi ha sempre creduto
in noi, tra cui la Uil Fpl che ha già comunicato la propria disponibilità a
costituirsi parte civile nel giudizio penale e tutelare tutte quelle persone alle
quali è stato sottratto il lavoro”.
Il Tar
del Lazio con sentenza 12333 ha accolto il ricorso di Anffas Ostia Onlus
sottolineando come ‘l’opzione interpretativa sposata dal Municipio” Roma X per
l’assegnazione del servizio AeC ha avuto come unico effetto quella di
‘escludere dalla competizione un soggetto qualificato, come Anffas Ostia
Onlus’.
Il
Tribunale Amministrativo del Lazio, come già accaduto a luglio 2015, ha
concesso ad Anffas Ostia Onlus la possibilità di rivalersi nei confronti del X
Municipio per l’ingiusta esclusione con una richiesta di risarcimento danni.
Già a
luglio 2015 il Tar del Lazio aveva rilevato come l’assegnazione del servizio di
Assistenza Educativo Culturale 2014-2015 fosse ‘viziato’ da “eccesso di potere”
della commissione sull’assegnazione dei punteggi. Da clausole “illegittime” e
graduatoria “falsate”. Da incomprensibili “valutazioni entusiastiche”, “oscure”
e in molti casi “incomprensibili”. Sentenza questa passata in giudicato la
scorsa settimana per la decisione del Comune di Roma di rinunciare a proporre
appello.
Va
ricordato che tutti i tentativi di scongiurare i vari ricorsi al TAR proposti
da Anffas tra il 2014 e dicembre 2015, sono stati inutili.
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