mercoledì 18 maggio 2016

BARMAN CON DISABILITA': VIA AI TIROCINI

A ottobre, insieme a Sau Café, abbiamo inaugurato i corsi di formazione per barman con disabilità. Ora, possiamo annunciarlo con fierezza, partono i primi tirocini! Ha parlato di questa importante iniziativa Marialuisa Di Simone sul quotidiano la Repubblica. Di seguito l’articolo pubblicato il 17 Maggio.

«Sogno un posto fisso, così diventerò autonomo e potrò dare una mano ai miei genitori». Giordano, spalle grosse che svelano un passato nello sport e sguardo vivo di chi affronta gli ostacoli con ottimismo, è un ragazzone di 23 anni a cui è stato diagnosticato un disturbo dell’apprendimento in borderline cognitivo, forma di ritardo mentale con difficoltà emotivo-comportamentali e affettivo-relazionali. I medici erano sicuri che non avrebbe avuto una vita autonoma: oggi la sua determinazione e l’aiuto dell’Anffas Onlus, l’associazione che difende i diritti delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, hanno dimostrato il contrario.

«Ho cominciato come waterboy in una squadra di football, il ragazzo che porta l’acqua ai giocatori. Poi ho lavorato negli uffici dell’Anffas di Ostia e sono stato lavapiatti e assistente del cuoco all’hotel Eden di Roma: ora è chiuso per lavori, ma quando riaprirà avrò un contratto a tempo indeterminato». Giordano è uno dei sei ragazzi con disabilità intellettiva che frequentano il primo corso per barman e banchisti organizzato dall’Anffas Ostia in collaborazione con Sao Cafè: l’obiettivo è formare personale qualificato per l’inserimento lavorativo stabile, come previsto dalla legge 68 del 1999 sul diritto al lavoro dei disabili. «In Italia è ignorata, soprattutto nei casi di disabilità intellettiva», accusa Stefano Galloni, direttore della struttura. «Le aziende spesso pagano la multa anziché assumere un lavoratore ritenuto ingestibile e senza competenze: manca la formazione e la presenza di un garante che conosca il percorso clinico ed educativo dei ragazzi».

Per colmare la carenza, l’Anffas propone di siglare protocolli d’intesa con gli enti locali, i rappresentanti delle imprese e gli uffici Inps del territorio: questi ultimi, dopo aver sanzionato gli imprenditori che eludono la legge 68, dovranno indicare loro le agenzie di lavoro specializzate per disabili. L’Anffas ha una di queste agenzie: «Abbiamo avviato contatti con il Municipio Roma X e i Comuni di Pomezia e Fiumicino, ci impegniamo a formare tutti i disabili che ci vengono segnalati per portarli entro un anno a ottenere un colloquio con le aziende», spiega Galloni. Il corso per barman si svolge in tre fasi (base, intermedio, avanzato), per formare i partecipanti - dai 17 ai 30 anni - alle competenze specifiche: preparazione del caffè, uso delle macchine professionali, conoscenza della gastronomia, servizi al banco. «Dopo un mese e mezzo Lorenzo, un ragazzo autistico con la disabilità più grave, ha imparato a preparare un caffè e a servirlo con professionalità, e Francesco quest’estate lavorerà in un hotel in Grecia con regolare contratto di tre mesi».

Dopo le lezioni teoriche in uno stabile confiscato alla mafia nel X Municipio, stanno partendo i tirocini in azienda: chi li supera accede ai colloqui di lavoro. Il legame tra autodeterminazione dei disabili e diritto all’occupazione trova conferma in Matrici Ecologiche, studio sui desideri di 1298 persone con ritardo mentale in 13 regioni, finanziato dal ministero del Lavoro: chi lavora ha una qualità di vita migliore. In provincia di Roma, dove la ricerca ha interessato 105 persone, il 70% vuole una vita appagante ottenibile solo attraverso il lavoro, ma solo il 10% del campione ha un’occupazione. «Confidiamo - dice Galloni - nel futuro sindaco di Roma perché la collaborazione fra istituzioni è indispensabile».


Marialuisa Di Simone

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