È stato
siglato tra l’istituto comprensivo ‘Via delle Azzorre’ di Ostia e Anffas Ostia
Onlus, il primo protocollo d’intesa della Regione Lazio tra una scuola e un ente specialistico che regolamenta in maniera specifica gli interventi educativi in classe dedicati ad alunni con disturbi dello spettro autistico.
“Si
tratta di un atto di importanza fondamentale - spiega il direttore generale di
Anffas Ostia Onlus, Stefano Galloni - per questo ringrazio il dirigente
scolastico dell’istituto Rejana Martelli, promotrice del protocollo, il Miur e
l’Asl Roma D che hanno fatto da garanti. Si tratta del primo documento di
questo tipo nella Regione Lazio tra una scuola e Anffas Ostia, ente che porta
avanti dal 2007 in coprogettazione con l’Asl Roma D uno dei progetti specialistici
più avanzati sui disturbi dello spettro autistico in Italia. È evidente la
portata di un atto che indirettamente sanziona tutti quei dirigenti scolastici
e istituti che fino a oggi non hanno consentito prestazioni educative e
comportamentali specifiche per patologie dell’isolamento, come l’autismo, in
classe”.
"Un protocollo - sottolinea ancora Galloni - che responsabilizza le parti e va a integrare il Piano Educativo Individuale rispondendo in generale ai bisogni previsti dall’articolo 14 della legge 328 sui progetti di vita individualizzati. Il documento inoltre consente di individuare, insieme alla famiglia e alla scuola, gli obiettivi da raggiungere e la loro valutazione totale o parziale oltre a dare i giusti strumenti all’istituto in caso di prestazioni indebite o non adeguate. Quello firmato oggi è un modello generale da estendere al resto del territorio, anche lì dove il progetto è già attivo”.
"Un protocollo - sottolinea ancora Galloni - che responsabilizza le parti e va a integrare il Piano Educativo Individuale rispondendo in generale ai bisogni previsti dall’articolo 14 della legge 328 sui progetti di vita individualizzati. Il documento inoltre consente di individuare, insieme alla famiglia e alla scuola, gli obiettivi da raggiungere e la loro valutazione totale o parziale oltre a dare i giusti strumenti all’istituto in caso di prestazioni indebite o non adeguate. Quello firmato oggi è un modello generale da estendere al resto del territorio, anche lì dove il progetto è già attivo”.
IL PROTOCOLLO
Mira a
“favorire e migliorare l’inserimento e l’inclusione del percorso scolastico
degli alunni” con interventi personalizzati “attraverso azioni di coordinamento
dei processi pedagogici” tali da “garantire il loro inserimento scolastico”
attraverso personale specializzato: educatori professionali e psicologi, con
preparazione specifica in ambito comportamentale (ABA, TEACCH).
Gli
interventi includono azioni di carattere educativo, di sviluppo degli
apprendimenti e di supporto alla didattica in raccordo con l'attività svolta
dai docenti. Sono inerenti all’acquisizione di competenze cognitive,
linguistiche e comunicative, ovviamente strutturate da insegnanti e terapisti,
dopo un'attenta valutazione congiunta delle potenzialità residue degli alunni
per garantire il massimo successo delle sue performance.
Il
vantaggio assoluto è che gli interventi posti nel protocollo, garantiscono
procedure inclusive che potenziano il fine educativo di cui la scuola è e
rimane titolare, sia a livello relazionale tra alunni, sia nelle scale di
apprendimento.
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