Il centro Anffas di via del Sommergibile è di nuovo senza elettricità peril blocco dell’alimentazione della cabina. Risultato: stop a servizi e
riabilitazione per i bimbi con disabilità, in cenere l’Ups (stabilizzatore di
picchi di corrente, costo mille euro) acquistato dalle famiglie
dell’associazione e donato al Municipio Roma X, per ovviare ai problemi di
black out della corrente.
E' la terza volta in due anni che l’associazione deve interrompereterapie indispensabili per i bambini per problemi non derivanti da Anffas Ostia.
Lo scorso anno il blocco durò un mese e mezzo con disagi e disservizi
gravissimi. Per rispetto della cittadinanza non ci fu alcuna richiesta di risarcimenti,
si pensò esclusivamente a recuperare il tempo perso.
Dispiace sottolineare che tutto questo si sarebbe potuto evitare se il
Municipio Roma X avesse risposto alla nostra proposta inviata lo scorso 4
maggio (numero di protocollo U363/2015), nella quale l’associazione si rendeva
disponibile a effettuare a proprie spese la manutenzione ordinaria della cabina
che alimenta il centro di via del Sommergibile 11, di competenza del Municipio
Roma X, finito nelle mire di Salvatore Buzzi che avrebbe voluto impossessarsene
come emerso da una inchiesta giornalistica di Flaminia Savelli su Repubblica
del 21 giugno. Acquistare a spese Anffas un nuovo Ups, in caso di black out,
avere una copia della chiavi della cabina, fondamentale per garantire il flusso
di corrente e quindi i servizi non solo nel centro Anffas, ma anche all’interno
della Città dei Mestieri.
“Ora chiediamo di ottenere la copia della chiave della cabina di competenza
del Municipio Roma X - spiega il presidente Anffas Ostia Onlus, Ilde Plateroti -
per permettere ai nostri tecnici di intervenire in maniera celere e ristabilire
la situazione nel più breve tempo possibile e con meno disagi possibile. Le
famiglie di Anffas ancora una volta hanno provveduto a farsi carico del modulo
Upc per sostituire quello donato, andato distrutto dall’ennesimo blocco della
corrente”.
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