“Nel 2007, quando partì il progetto sperimentale sull’autismo di Anffas
Ostia (associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettiva),
solo il 20 per cento dei bambini presi in carico aveva una diagnosi precoce, prima
dei 4 anni di età. Nel 2017 questa percentuale è cresciuta fino a toccare il 70
per cento”. Così il presidente di Anffas Ostia, Ilde Plateroti, alla presentazione
della relazione annuale di servizio del nuovo Dipartimento Anffas Ostia sui
disturbi dello spettro autistico.
“Un progetto - spiega il direttore generale Stefano Galloni - nato nel
dicembre 2016, a seguito del riconoscimento definitivo dell’Asl Roma 3 dopo oltre
10 anni di sperimentazione. Si tratta di qualcosa di unico, che mette le
persone al centro e coinvolge direttamente le famiglie e un ente accreditato.
Non esistono esempi simili, con le stesse specifiche scientifiche e
tecnologiche in tutto il CentroSud Italia, per di più a titolo totalmente
gratuito e sotto il controllo della Asl Roma 3. I risultati sono eccezionali.
Basti pensare che la maggior parte dei ragazzi che stiamo inserendo a livello
lavorativo provengono proprio dal progetto autismo”.
Nel 2017 Anffas Ostia ha erogato oltre 20mila ore di interventi specialistici individuali coinvolgendo 60 tra bambini e ragazzi tra i 4 e i 17 anni, e le relative famiglie e scuole. I tecnici impegnati nel servizio sono stati 32, coordinati dall’equipe multidisciplinare rappresentata dal professor Francesco Cesarino direttore sanitario di Anffas Ostia, dalla neuropsichiatra Silvia Giovinazzo medico responsabile del Dipartimento e dal supervisore dottoressa Ilaria Fontana.
“Dati questi - continua il Dg Anffas Ostia - che verranno poi presentati a
febbraio in un convegno al quale parteciperanno l’Asl Roma 3 e la Regione Lazio
preparatorio dell’ECM per la formazione continuativa di medicina e
riabilitazione, che arriverà sulla scia del corso internazionale del 2013 a cui
parteciparono oltre 200 tecnici di settore, con formatori e docenti giunti da
diversi paesi esteri per portare il proprio contributo scientifico”.
“Gli obiettivi che Anffas Ostia Onlus aveva fissato con l’Asl Roma 3 e il
comitato scientifico interno hanno sicuramente prodotto i loro effetti grazie
anche alla collaborazione con i Policlinici Universitari con i quali cooperiamo
- conclude il presidente Ilde Plateroti -. Il tutto avvenuto grazie a un
rapporto sempre più stretto con il Tsmree dell’Asl Roma 3 diretto dal dottor
Nonnis. Una ‘best pratice’, la dimostrazione di come ci possano essere grandi
risultati quando c’è un indirizzo sanitario e un controllo attento dell’ente
pubblico e al tempo stesso un ente privato accreditato serio come Anffas Ostia
che opera in forte sinergia con tutte le parti in causa”.
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