“Una delle problematiche più importanti è
l'inserimento del ragazzo in classe” spiega Ilde Plateroti, presidente Anffas
Ostia Onlus (Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità
Intellettiva e/o Relazionale) a Repubblica.
“Le insegnanti, non per colpa loro, spesso non hanno gli strumenti per 'gestire' un alunno autistico. Molte volte purtroppo la soluzione diventa l'aula di sostegno che isola e alimenta la frustrazione del ragazzo”.
Per questo da anni l’Anfass si batte per stipulare con le scuole protocolli per la formazione gratuita delle insegnanti e l'affiancamento di educatori professionali. “Questo” prosegue Plateroti “nel rispetto dei ruoli, facilita l'inclusione scolastica del ragazzo e migliora le relazioni con i compagni. Una pratica che andrebbe istituzionalizzata".
“Le insegnanti, non per colpa loro, spesso non hanno gli strumenti per 'gestire' un alunno autistico. Molte volte purtroppo la soluzione diventa l'aula di sostegno che isola e alimenta la frustrazione del ragazzo”.
Per questo da anni l’Anfass si batte per stipulare con le scuole protocolli per la formazione gratuita delle insegnanti e l'affiancamento di educatori professionali. “Questo” prosegue Plateroti “nel rispetto dei ruoli, facilita l'inclusione scolastica del ragazzo e migliora le relazioni con i compagni. Una pratica che andrebbe istituzionalizzata".
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