Una vittoria
storica che fa giustizia. Presidente e direttore generale di Anffas Ostia
Onlus, Ilde Narducci e Stefano Galloni ripercorrono dieci mesi di battaglie per il diritto all’assistenza dei bambini con disabilità.
“Anffas
è la più grande associazione di familiari di persone con disabilità
intellettiva e/o relazionale d’Europa - spiega il direttore generale Stefano
Galloni -, non bisogna mai dimenticarlo. Noi non facciamo business ma
difendiamo i diritti delle persone con disabilità. In questo caso il diritto allo
studio di bambini dalla scuole materne sino alle medie. Avevamo provato in tempi non sospetti ad
evitare il disastro cercando di far capire ai politici del X Municipio che un
bando in corso d’anno, interrompendo quello in corso, sarebbe stato un errore madornale. Abbiamo riprovato, carte alla mano, a richiedere la revoca dell’affidamento per
permettere ai bambini di avere una continuità educativa scolastica, ma nessuno ha
voluto dare ascolto alle nostre parole. Il Tar ha reso giustizia alla nostra irriducibile onestà”.
BANDO IRREGOLARE
“Di fatto
- continua il direttore generale - abbiamo assistito ad una interruzione di una gara regolare in corso di anno scolastico e l’indizione di un nuovo bando giudicato
non regolare, che ha spazzato via i diritti non solo dei bambini che fruivano di
un servizio delicato come quello AeC, ma anche dei loro compagni di classe, dei
lavoratori e delle famiglie, annichilendo tra l’altro i risultati che, almeno
sul piano della lotta agli affidamenti diretti, si erano avuti con
l’introduzione dal 2009, priva volta nel Municipio, dei sistemi di gara pubblica per affidare i servizi,
da noi sempre sostenuti”. “Sarebbe
bastato operare su quegli stessi strumenti ed eliminare le troppe
discrezionalità delle commissioni da noi già riscontrate e segnalate
ufficialmente nell’ultima gara del 2012, per non avere problemi. Il risultato è stato
invece opposto come dimostra e chiarisce la sentenza del TAR e come hanno detto
i fatti, con buona pace di chi cercò di insabbiare tutto parlando di
strumentalizzazioni sulla questione e peggio di nostra incapacità. Siamo una
associazione onesta di famiglie volontarie che ha sempre offerto un contributo
tecnico di valore assoluto. Ci dispiace che la situazione attuale del Municipio
ci impedisca di ottenere le scuse che avremmo meritato da chi ha sbagliato”.
IL PRESIDENTE

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