lunedì 21 novembre 2016

"LE ISTITUZIONI VEDONO I DISABILI COME UN BUSINESS"

Il 14 novembre in prima serata, su Rai1 è andato in onda 'La Classe degli Asini', film-tv tratto da una storia vera con protagonisti Vanessa Incontrada e Flavio Insinna. Incontrada interpreta Mirella Antonione Casale, insegnante, socia Anffas e madre di una bimba con un grave deficit psicomotorio che, nella seconda metà degli anni Settanta, ha intrapreso un'importante battaglia contro la discriminazione ossia l'abolizione delle classi speciali o differenziali, le cosiddette "classi degli asini", come venivano anche chiamate ai tempi. La svolta nell'inclusione sociale dei ragazzi dotati di handicap nelle scuole ha avuto la sua svolta nel 1977. RomaToday, per saperne di più, ha intervistato Ilde Plateroti Narducci presidente dell'Anffas Ostia Onlus, che è stata tra le prime ad intraprende questo percorso a Roma.

lunedì 7 novembre 2016

INSERIMENTO LAVORATIVO: INCONTRO CON DELEGAZIONE DELL'UNIVERSITÀ NORVEGESE

Nei giorni scorsi una delegazione della Artic University di Tromsø (Norvegia) ha voluto incontrarci per discutere di inserimento lavorativo. Ne è nato un bellissimo scambio culturale. Hanno apprezzato il nostro progetto di inserimento lavorativo che portiamo avanti insieme a Sau Cafè, studiato il protocollo siglato con il Comune di Fiumicino (il primo del Lazio di questo tipo), visitato la struttura di via Maccari, bene confiscato alla criminalità e oggi sede della nostra agenzia lavoro, pranzando poi da Saint Srl, nostro partner storico e sede di tirocinio lavorativo. Curiosità: il pranzo è stato servito da alcuni ragazzi che hanno seguito i nostri corsi di formazione e stanno effettuando tirocini o percorsi definitivi di inserimento lavorativo. Di questa bellissima giornata conserviamo un video. 

mercoledì 2 novembre 2016

PERCHE' TUTTI HANNO DIRITTO A GODERSI LA VITA!

Ieri Viola Bachini, giornalista di Repubblica, ha pubblicato sull'edizione nazionale del quotidiano un approfondimento del nostro progetto E-Motus. Questo l'articolo

Passeggiare, attraversare la strada, rispettare le precedenze. Per una persona con disabilità intellettiva tutte queste azioni comportano enormi difficoltà e rischiano di mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada. Per questo purtroppo molte di queste persone trascorrono gran parte della vita all'interno di edifici, come le case private o i centri diurni. Per contrastare il fenomeno, Anffas, la più grande associazione italiana di familiari di persone con disabilità, ha lanciato un progetto sperimentale che mira a rendere i ragazzi liberi di muoversi.