lunedì 21 marzo 2016

DAVIDE E LA SUA LICENZA MEDIA

Davide è uno dei tanti ragazzi che frequenta Anffas Ostia da una vita. Ha una diagnosi di Sindrome di Down con Ritardo Cognitivo Medio.
Lo conosciamo dal febbraio 2002: aveva appena tre anni. Oggi ne ha quasi 16. In questi anni Davide ha percorso una strada complessa, mettendo un passo dopo l’altro con impegno costante e motivazione crescente fino a coronare un sogno: la licenza media, ottenuta nello scorso anno scolastico.
Per comprendere lo spessore del percorso di Davide e l’emozione della sua famiglia nel vederlo oggi vi raccontiamo la sua storia. Davide è nato a termine, con taglio cesareo per una iniziale sofferenza fetale. E’ stato ricoverato per una settimana a causa della bradicardia, poi risolta. E’ stata evidenziata da subito difficoltà di suzione, per cui è stato allattato artificialmente. Successivamente si sono evidenziate difficoltà di masticazione, per il deficit delle prassi e orali.

giovedì 17 marzo 2016

INAUGURATO NUOVO SPORTELLO SU AUTISMO


Da oggi in Italia c’è un nuovo sportello per la formazione, l’aggiornamento e il supporto specialistico dedicato a docenti, operatori e genitori di alunni con disturbo dello spettro autistico.

Lo sportello si trova all’interno del Cts Leonori di via Achille Funi e saràgestito in prima persona dal Centro Territoriale di Supporto in collaborazionecon Anffas Ostia Onlus e Asl Roma 3. Si rivolgerà a tutte le 500 scuole di Roma e Provincia e vedrà la partecipazione di esperti clinici, psicologi con preparazione specifica, consulenti di area amministrativa e legali esperti per la legge 67/2006 sulla discriminazione diretta e indiretta sulle persone con disabilità.

mercoledì 2 marzo 2016

NEGLI APPALTI PUBBLICI NIENTE CONTRATTO COLLETTIVO DETERMINATO

Negli appalti pubblici di servizi non si può imporre alle imprese concorrenti l’applicazione di un determinato contratto collettivo per i dipendenti: lo sottolinea il Tar Lazio con sentenza 11 febbraio 2016 n. 1969. Il principio è rilevante per le conseguenze sulla “clausola sociale” e perché garantisce concorrenza tra imprese.

La clausola sociale impone di riassumere i dipendenti dell’impresa uscente, ed è oggetto di recente conferma nella legge 11/2016 (delega per recepire direttive comunitarie nel settore degli appalti). Nel futuro codice dei contratti pubblici vi sarà un punteggio premiale per le clausole sociali ma nell’attesa ci si domanda fino a che punto la clausola sociale possa imporre all’aggiudicatario lo stesso contratto, o il numero e la tipologia della forza lavoro applicata dal precedente fornitore di servizi. Alla clausola sociale si contrappone la diversa organizzazione imprenditoriale del subentrante, perché il contratto collettivo dell’impresa subentrante può essere diverso da quello indicato nel bando di gara, pur essendo pertinente all’oggetto dell’appalto e garante dei livelli retributivi dei lavoratori. Trasporti, vigilanza e pulizie sono i settori in cui le clausole sociali e i contenziosi sono frequenti: nella sentenza 1969/2016, i giudici romani hanno esaminato una gara per il servizio di assistenza domiciliare a disabili, dalla quale una Onlus era stata esclusa perché non applicava il contratto collettivo delle cooperative sociali.